Springe direkt zu Inhalt

Esercizi

Figure di iterazione fonetica (assonanzaallitterazioneconsonanza). 

Voi ch’ascoltate in rime sparse il suono
di quei sospiri ond’io nudriva ’l core
in sul mio primo giovenile errore,
quand’era in parte altr’uom da quel, ch’i’ sono;

del vario stile in ch’io piango e ragiono
fra le vane speranze, e ’l van dolore;
ove sia chi per prova intenda amore,
spero trovar pietà, non che perdono.

Ma ben veggio or sì come al popol tutto
favola fui gran tempo, onde sovente
di me medesmo meco mi vergogno;

e del mio vaneggiar vergogna è ’l frutto,
e ’l pentérsi, e ’l conoscer chiaramente
che quanto piace al mondo è breve sogno.

Figure di iterazione fonetica (assonanzaallitterazioneconsonanza).

La trama di associazioni fonetiche è talmente fitta che di seguito si dà solo una soluzione orientativa.

Voi ch’ascoltate in rime sparse il suono
di quei sospiri ond’io nudriva ’l core
in sul mio primo giovenile errore,
quand’era in parte altr’uom da quel, ch’i’ sono;

del vario stile in chio piango e ragiono
fra l vane speranze, e ’l van dolore;
ove sia chi per prova intenda amore,
spero trovapietà, non che perdono.

Ma ben veggio or sì come al popol tutto
favola fui gran tempo, onde sovente
di me  medesmo  meco mi vergogno;

e del mio vaneggiar vergogna è ’l frutto,
e ’l pentérsi, e ’l conoscer chiaramente
che quanto piace al mondo è breve sogno.

Individuare le sinalefi e indicare la divisione in sillabe. (sinalefeendecasillabo):

Voi ch’ascoltate in rime sparse il suono
di quei sospiri ond’io nudriva ’l core
in sul mio primo giovenile errore,
quand’era in parte altr’uom da quel, ch’i’ sono;

del vario stile in ch’io piango e ragiono
fra le vane speranze, e ’l van dolore;
ove sia chi per prova intenda amore,
spero trovar pietà, non che perdono.

Ma ben veggio or sì come al popol tutto
favola fui gran tempo, onde sovente
di me medesmo meco mi vergogno;

e del mio vaneggiar vergogna è ’l frutto,
e ’l pentérsi, e ’l conoscer chiaramente
che quanto piace al mondo è breve sogno.

Individuare le sinalefi e indicare la divisione in sillabe. (sinalefeendecasillabo):

Voi /ch’as/col/ta/te in /ri/me /spar/se il /suo/no
di /quei /sos/pi/ri on/d’io /nu/dri/va ’l /co/re
in /sul /mio/ pri/mo/ gio/ve/ni/le er/ro/re,
quan/d’e/ra in/ par/te al/tr’uom /da /quel,/ ch’i’/ so/no;

del /va/rio/ sti/le in/ ch’io /pian/go e /ra/gio/no
fra /le/ va/ne/ spe/ran/ze, e ’l/ van/ do/lo/re;
o/ve/ sia/ chi/ per/ pro/va in/ten/da a/mo/re,
spe/ro/ tro/var/ pie/tà,/ non/ che/ per/do/no.

Ma/ ben/ veg/gio or/ sì/ co/me al/ po/pol/ tut/to
fa/vo/la/ fui/ gran/ tem/po, on/de/ so/ven/te
di/ me/ me/des/mo/ me/co/ mi/ ver/go/gno;

e/ del/ mio/ va/neg/giar/ ver/go/gna è ’l/ frut/to,
e ’l/ pen/tér/si, e ’l/ co/no/scer/ chia/ra/men/te
che/ quan/to/ pia/ce al/ mon/do è/ bre/ve so/gno.

Figure di iterazione fonetica (assonanzaallitterazioneconsonanza).

Movesi il vecchierel canuto et biancho
del dolce loco ov'à sua età fornita
et da la famigliuola sbigottita
che vede il caro padre venir manco;

indi trahendo poi l'antiquo fianco
per l'extreme giornate di sua vita,
quanto piú pò, col buon voler s'aita,
rotto dagli anni, et dal cammino stanco;

et viene a Roma, seguendo 'l desio,
per mirar la sembianza di colui
ch'ancor lassú nel ciel vedere spera:

cosí, lasso, talor vo cerchand'io,
donna, quanto è possibile, in altrui
la disïata vostra forma vera.


Figure di iterazione fonetica (assonanzaallitterazioneconsonanza).

La trama di associazioni fonetiche è talmente fitta che di seguito si dà solo una soluzione orientativa.

Movesi il vecchierel canuto et biancho
del dolce loco ov'à sua età fornita
et da la famigliuola sbigottita
che vede il caro padre venir manco;

indi trahendo poi l'antiquo fianco
per l'extreme giornate di sua vita,
quanto p , col buon voler s'aita,
rotto dagli anni, et dal cammino stanco;

et viene a Roma, seguendo 'l desio,
per mirar la sembianza di colui
ch'ancor lassú nel ciel vedere spera:

cosí, lasso, talor vo cerchand'io,
donna, quanto è possibile, in altrui
la disïata vostra forma vera.

  1. veggio;
  2. movesi;
  3. s’assecura;
  4. cangiar;
  5. cheggio;
  6. vo;
  7. fia;
  8. pentersi;
  9. desiata;
  10. diria (3°p.);
  11. porrebbe;
  12. ancide; 
  13. se’.
  1. veggio  →  vedo;
  2. movesi →  si muove;
  3. s’assecura →  si rassicura;
  4. cangiar → cambiare;
  5. cheggio  → chiedo;
  6. vo  → vado;
  7. fia  → sarà;
  8. pentersi  →  pentirsi;
  9. desiata → desiderata;
  10. diria →  direbbe;
  11. porrebbe →  potrebbe;
  12. ancide → uccide;
  13. se’ → sei.
  1. obliare;   
  2. perire;
  3. involare;
  4. bramare;
  5. mirare.
  1. obliare  → dimenticare;  
  2. perire → morire;
  3. involare → rubare;
  4. bramare → desiderare;
  5. mirare → guardare.
  1. aita → aiuto;
  2. pietate → pietà;
  3. alma → anima;
  4. loco → luogo;
  5. lagrima  → lacrima;
  6. cor  → cuore;
  7. aura → aria.
  1. in guisa di  →  in modo di;
  2. sì da presso   →  così vicino;
  3. sovente  → spesso;
  4. gran tempo  →  a lungo;
  5. ove → dove;
  6. indi (loc.)  → da lì.

Indicare quale delle seguenti figure retoriche è usata nei seguenti esempi: antitesichiasmodittologiapolisindetoossimoro.

1. e temo, et spero; et ardo, et son un ghiaccio;

  • dittologia
  • polisindeto

2. Veggio senza occhi, et non ò lingua et grido;

  • antitesi
  • dittologia

3. Pascomi di dolor, piangendo rido;

  • ossimoro
  • chiasmo

4. là dove il cielo è più sereno e lieto;

  • polisindeto
  • dittologia

5. Pace non trovo, et non ò da far guerra;

  • chiasmo
  • ossimoro

Indicare quale delle seguenti figure retoriche è usata nei seguenti esempi: antitesichiasmodittologiapolisindetoossimoro.

1. e temo, et spero; et ardo, et son un ghiaccio;

  • dittologia
  • polisindeto

2. Veggio senza occhi, et non ò lingua et grido;

  • antitesi
  • dittologia

3. Pascomi di dolor, piangendo rido;

  • ossimoro
  • chiasmo

4. là dove il cielo è più sereno e lieto;

  • polisindeto
  • dittologia

5. Pace non trovo, et non ò da far guerra;

  • chiasmo
  • ossimoro

Ricomporre le frasi tratte dalla canzone 129 seguendo l’ordine sintattico:
soggetto + verbo + oggetto + complemento indiretto

  1. Ove porge ombra un pino alto od un colle / talor m'arresto
  2. Ma mentre tener fiso / posso al primo pensier la mente vaga,
  3. Ove d'altra montagna ombra non tocchi, / verso 'l maggiore e 'l piú expedito giogo / tirar mi suol un desiderio intenso;
  4. indi i miei danni a misurar con gli occhi / comincio.

Ricomporre le frasi tratte dalla canzone 129 seguendo l’ordine sintattico:
soggetto + verbo + oggetto + complemento indiretto

1. Ove porge ombra un pino alto od un colle/ talor m'arresto
    Talor m’arresto ove un pino alto od un colle porge ombra.

2. Ma mentre tener fiso/ posso al primo pensier la mente vaga,
    Ma mentre posso tener la mente vaga fiso al primo penser.

3. Ove d'altra montagna ombra non tocchi,/ verso 'l maggiore e 'l piú expedito giogo/ 
    tirar mi suol un desiderio intenso;
    Un desiderio intenso mi suol tirar verso el giogo maggiore e più expedito ove ombra
     d’alta montagna non tocchi.

4. indi i miei danni a misurar con gli occhi / comincio,
    Indi comincio a misurar i miei danni con gli occhi.