Esercizi - Mirra
(si tratta di variazioni nella grafia, nel lessico, nella sintassi o nella grammatica)
Oh Ciniro! ... Mi vedi ...
presso al morire ... Io vendicarti ... seppi, ...
e punir me ... Tu stesso, a viva forza,
l'orrido arcano ... dal cor... mi strappasti ...
ma, poiché sol colla mia vita ... egli esce ...
dallabromio, ... men rea ... mi moro ...
1. Riconoscere nei versi seguenti il poliptoto:
morir non puoi, senza pur trarci in tomba. –
Qual ch'ei sia colui ch'ami, io 'l vo' far tuo.
Stolto orgoglio di re strappar non puote
il vero amor di padre dal mio petto.
Il tuo amor, la tua destra, il regno mio,
cangiar ben ponno ogni persona umíle
in alta e grande: e, ancor che umíl, son certo,
che indegno al tutto esser non può l'uom ch'ami
2. Riconoscere nei versi seguenti le due anastrofi:
Odimi. Al mondo -
favola hai fatto i genitori tuoi,
quanto te stessa, coll'infausto fine
che alle da te volute nozze hai posto.
Già l'oltraggio tuo crudo i giorni ha tronchi
del misero Peréo
3. Riconoscere nei versi seguenti l’anafora:
Oh cielo!
che dissi io mai?... Me misera!... Ovesono?
Ove mi ascondo?... Ove morir? – Ma il brando
tuo mi varrà...
4. Riconoscere nei versi seguenti l’epifrasi:
Io... di spavento,...
e d'orror pieno, e d'ira,... e di pietade,
immobil resto.
5. Riconoscere nei versi seguenti l’epanadiplosi:
Amo, sì; poiché a dirtelo mi sforzi;
io disperatamente amo
6. Riconoscere nei versi seguenti il climax:
E avvelenar tu i giorni,
troncarli vuoi, di un genitor che t'ama
più che se stesso, con l'inutil, crudo,
ostinato silenzio?
1. Riconoscere nei versi seguenti il poliptoto:
morir non puoi, senza pur trarci in tomba. –
Qual ch'ei sia colui ch'ami, io 'l vo' far tuo.
Stolto orgoglio di re strappar non puote
il vero amor di padre dal mio petto.
Il tuo amor, la tua destra, il regno mio,
cangiar ben ponno ogni persona umíle
in alta e grande: e, ancor che umíl, son certo,
che indegno al tutto esser non può l'uom ch'ami
2. Riconoscere nei versi seguenti le due anastrofi:
Odimi. - Al mondo
favola hai fatto i genitori tuoi,
quanto te stessa, coll'infausto fine
che alle da te volute nozze hai posto.
Già l'oltraggio tuo crudo i giorni ha tronchi
del misero Peréo
3. Riconoscere nei versi seguenti l’anafora:
Oh cielo!
che dissi io mai?... Me misera!... Ove sono?
Ove mi ascondo?... Ove morir? – Ma il brando
tuo mi varrà...
4. Riconoscere nei versi seguenti l’epifrasi:
Io... di spavento,...
e d'orror pieno, e d'ira,... e di pietade,
immobil resto.
5. Riconoscere nei versi seguenti l’epanadiplosi:
Amo, sì; poiché a dirtelo mi sforzi;
io disperatamente amo
6. Riconoscere nei versi seguenti il climax:
E avvelenar tu i giorni,
troncarli vuoi, di un genitor che t'ama
più che se stesso, con l'inutil, crudo,
ostinato silenzio?