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Esercizi - Vita Nuova

Spesse fiate vegnonmi a la mente
le oscure qualità ch'Amor mi dona,
e venmene pietà, sì che sovente
io dico: «Lasso! avvien elli a persona?»;

ch'Amor m'assale subitanamente,
sì che la vita quasi m'abbandona:
càmpami uno spirto vivo solamente,
e que' riman, perché di voi ragiona.

Poscia mi sforzo, ché mi voglio atare;
e così smorto, d'onne valor vòto,
vegno a vedervi, credendo guerire:

e se io levo li occhi per guardare,
nel cor mi si comincia uno tremoto,
che fa de' polsi l'anima partire.

Spesse fiate vegnonmi a la mente
le oscure qualità ch'Amor mi dona,
e venmene pietà, sì che sovente
io dico: «Lasso! avvien elli a persona?»;

ch'Amor m'assale subitanamente,
sì che la vita quasi m'abbandona:
càmpami uno spirto vivo solamente,
e que' riman, perché di voi ragiona.

Poscia mi sforzo, ché mi voglio atare;
e così smorto, d'onne valor vòto,
vegno a vedervi, credendo guerire:

e se io levo li occhi per guardare,
nel cor mi si comincia uno tremoto,
che fa de' polsi l'anima partire.

Spesse fiate vegnonmi a la mente
le oscure qualità ch'Amor mi dona,
e venmene pietà, sì che sovente
io dico: "Lasso!, avviene elli a persona?";

ch'Amor m'assale subitanamente,
sì che la vita quasi m'abbandona:
campami un spirto vivo solamente,
e que' riman, perché di voi ragiona.

Poscia mi sforzo, ché mi voglio atare;
e così smorto, d'onne valor voto,
vegno a vedervi, credendo guerire:

e se io levo li occhi per guardare,
nel cor mi si comincia uno tremoto,
che fa de' polsi l'anima partire.

  1. molte volte - ...
  2. quale Amore mi facea - ...
  3. di subito m'assalia - ...
  4. 'n me non rimanea altro di vita - ...
  5. io mi movea quasi discolorito tutto per vedere questa donna - ...
  6. cotale veduta... disconfiggea la mia poca vita.- ...
  1. molte volte - spesse fiate;
  2. quale Amore mi facea - le oscure qualità che Amor mi dona;
  3. di subito m'assalia - che Amor mi assale subitanamente;
  4. 'n me non rimanea altro di vita - sì che la vita quasi mi abbandona;
  5. io mi movea quasi discolorito tutto per vedere questa donna - e così smorto, di onne valor vòto, vegno a vedervi;
  6. cotale veduta... disconfiggea la mia poca vita. - fa de’ polsi l’anima partire.

Appresso ciò, che io dissi questo sonetto, mi mosse una volontade di dire anche parole, ne le quali io dicesse quattro cose ancora sopra lo mio stato, le quali non mi parea che fossero manifestate ancora per me. La prima de le quali si è che molte volte io mi dolea, quando a mia memoria movesse la fantasia ad imaginare quale Amore mi facea. La seconda si è che Amore spesse volte di subito m'assalia sì forte, che 'n me non rimanea altro di vita se non un pensero che parlava di questa donna. La terza si è che quando questa battaglia d'Amore mi pugnava così, io mi movea quasi discolorito tutto per vedere questa donna, credendo che mi difendesse la sua veduta da questa battaglia, dimenticando quello che per appropinquare a tanta gentilezza m'addivenia. La quarta si è come cotale veduta non solamente non mi difendea, ma finalmente disconfiggea la mia poca vita. E però dissi questo sonetto, lo quale comincia: Spesse fiate.


Spesse fiate vegnonmi a la mente
le oscure qualità ch'Amor mi dona,
e venmene pietà, sì che sovente
io dico: «Lasso! avvien elli a persona?»;

ch'Amor m'assale subitanamente,
sì che la vita quasi m'abbandona:
càmpami uno spirto vivo solamente,
e que' riman, perché di voi ragiona.

Poscia mi sforzo, ché mi voglio atare;
e così smorto, d'onne valor vòto,
vegno a vedervi, credendo guerire:

e se io levo li occhi per guardare,
nel cor mi si comincia uno tremoto,
che fa de' polsi l'anima partire.

Appresso ciò, che io dissi questo sonetto, mi mosse una volontade di dire anche parole, ne le quali io dicesse quattro cose ancora sopra lo mio stato, le quali non mi parea che fossero manifestate ancora per me. La prima de le quali si è che molte volte io mi dolea, quando a mia memoria movesse la fantasia ad imaginare quale Amore mi facea. La seconda si è che Amore spesse volte di subito m'assalia sì forte, che 'n me non rimanea altro di vita se non un pensero che parlava di questa donna. La terza si è che quando questa battaglia d'Amore mi pugnava così, io mi movea quasi discolorito tutto per vedere questa donna, credendo che mi difendesse la sua veduta da questa battaglia, dimenticando quello che per appropinquare a tanta gentilezza m'addivenia. La quarta si è come cotale veduta non solamente non mi difendea, ma finalmente disconfiggea la mia poca vita. E però dissi questo sonetto, lo quale comincia: Spesse fiate.


Spesse fiate vegnonmi a la mente
le oscure qualità ch'Amor mi dona,
e venmene pietà, sì che sovente 
io dico: «Lasso! avvien elli a persona?»;

ch'Amor m'assale subitanamente
sì che la vita quasi m'abbandona:
càmpami uno spirto vivo solamente,
e que' riman, perché di voi ragiona.

Poscia mi sforzo, ché mi voglio atare;
e così smorto, d'onne valor vòto,
vegno a vedervi, credendo guerire:

e se io levo li occhi per guardare,
nel cor mi si comincia uno tremoto,
che fa de' polsi l'anima partire.

  1. io dicesse - ...
  2. mi parea - ...
  3. m'assalia - ...
  4. io mi movea - ...
  5. vegno - ...
  6. vegnonmi - ...
  7. venmene - ...
  1. io dicesse - io dicessi;
  2. mi parea - mi pareva;
  3. m'assalia - mi assaliva;
  4. io mi movea - io mi muovevo;
  5. vegno - vengo;
  6. vegnonmi - mi vengono;
  7. venmene - me ne viene.

1. avvien

  • apocope
  • elisione

2. addivenia

  • sincope
  • assimilazione

3. m’assale

  • apocope
  • elisione

4. spirto

  • sincope
  • assimilazione

5. ch’Amor

  • apocope
  • elision

6. Amor

  • apocope
  • elisione

7. onne

  • sincope
  • assimilazione

8. tremoto

  • sincope
  • assimilazione

1. avvien

  • apocope
  • elisione

2. addivenia

  • sincope
  • assimilazione

3. m’assale

  • apocope
  • elisione

4. spirto

  • sincope
  • assimilazione

5. ch’Amor

  • apocope
  • elisione

6. Amor

  • apocope
  • elisione

7. onne

  • sincope
  • assimilazione

8. tremoto

  • sincope
  • assimilazione