Esercizi - L'Adone
1. L’ottava 155:
Poi le luci girando al vicin colle,
dov'era il cespo, che '1 bel piè trafisse,
fermossi alquanto a rimirarlo e volle
il suo fior salutar pria che partisse;
e vedutolo ancor stillante e molle
quivi porporeggiar, così gli disse:
- Salviti il ciel da tutti oltraggi e danni,
fatal cagion de' miei felici affanni.
2. L'ottava 169:
Tien l'altra fonte in una conca tonda
seno a seno congiunto e bocca a bocca
Ermafrodito insu la fresca sponda,
che la bella Salmace abbraccia e tocca
ed a questa ed a quello in guisa d'onda
dale membra e da' crini ambrosia fiocca
e su i lor capi una grand'urna piena
piove nettare puro in larga vena.
1. L’ottava 155:
Poi le luci girando al vicin colle,
dov'era il cespo, che 'l bel piè trafisse,
fermossi alquanto a rimirarlo e volle
il suo fior salutar pria che partisse;
e vedutolo ancor stillante e molle
quivi porporeggiar, così gli disse:
- Salviti il ciel da tutti oltraggi e danni,
fatal cagion de' miei felici affanni.
Soluzione: Poi girando gli occhi al vicino colle, dove era il cespuglio di rose che le aveva ferito il bel piede, si fermò per un po’ a guardarla e volle salutar salutare il suo fiore prima di partire e vedendolo lì ancora rosso, bagnato e imbevuto (di sangue) così gli disse: - Che il cielo ti salvi da qualsiasi oltraggio e danno, tu ragione fatale dei miei felici dolori.
2. L'ottava 169:
Tien l'altra fonte in una conca tonda
seno a seno congiunto e bocca a bocca
Ermafrodito insu la fresca sponda,
che la bella Salmace abbraccia e tocca
ed a questa ed a quello in guisa d'onda
dale membra e da' crini ambrosia fiocca
e su i lor capi una grand'urna piena
piove nettare puro in larga vena.
Soluzione: In una vasca tonda l’altra fontana tiene unito Ermafrodito per la bocca e il petto alla bella Salmace che lui abbraccia e tocca su una fresca sponda, e sia all’uno che all’altro, fiocca ambrosia in forma di onda dalle membra e dai capelli e sulle loro teste da una grande urna scende un largo fiotto di puro nettare.