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Opera - Il giorno: mattino

Il Giorno è un’opera con una complessa storia redazionale. La prima redazione avrebbe dovuto comprendere tre parti, di cui solo due date alla stampe, il Mattino nel 1763, e il Mezzogiorno nel 1765. La Sera, invece, prevista per il 1767, non fu mai pubblicata. Oltre a questa redazione ne esiste una seconda, testimoniata da alcuni manoscritti, che comprende quattro parti: il Mattino, il Meriggio, il Vespro e la Notte. Dopo la morte di Parini furono edite diverse versioni del Giorno, in parte redatte contaminandone le lezioni, ed esistono, oltre alle due stesure del Mattino di cui sopra, anche due edizioni del 1763 (la seconda fu necessaria, data la scarsa tiratura della prima e l’inaspettato successo del libro). Il testo qui riportato (vv.33-157) segue quello esemplato sulla prima edizione del 1763, curato da Dante Isella per l’edizione critica del Giorno presso Guanda, Parma 1996. In questo volume anche maggiori informazioni sulle vicende editoriali e sul confronto fra la redazione a stampa e quella autografa.

L’argomento del poema è la descrizione delle varie parti della giornata del giovin signore, a cui è dedicato il componimento. Il tu nei versi è dunque il giovane allievo a cui si rivolge l’autore, in veste di precettore, esortando e ammonendo. Tuttavia in questo impianto didascalico risulta sempre evidente l’intento polemico e ironico dell’autore.

Metrica: poemetto in endecasillabi sciolti, cioè senza rimaendecasillabo.

Note linguistiche: tipica del poema è la sintassi complessa del periodo con inversioni, perifrasi e iperbati (perifrasi e iperbato), con gli aggettivi che precedono sempre il sostantivo (come è tipico della lirica). L’aggettivazione ricercata presenta oltre alle coppie stereotipate, gli accoppiamenti inusuali come inquieto ricco (v.17-18). Conformemente all’arredo classico abbondano i latinismi, gli arcaismi e le voci dotte.

Il testo integrale del Giorno e altre opere di Parini sono disponbili in rete presso la biblioteca telematica liber liber.