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Esercizi

  1. vetro, specchio, ornamento, cristallo.

  2. crine, chioma, capelli, luci.

  3. vaghezze, vezzi, stille, lascivie

  4. onde, vele, legni, navi.

  1. vetro, specchio, ornamento, cristallo.

  2. crine, chioma, capelli, luci.

  3. vaghezze, vezzi, stille, lascivie

  4. onde, vele, legni, navi.

  1. I due guerrier, poi che dal vago obietto /rivolser gli occhi, entràr nel dubbio tetto (ottava 7) 

  2. Deh! poi che sdegni me, com’egli è vago / mirar tu almen potessi il proprio volto (ottava 22) 

  3. Dal fianco de l'amante (estranio arnese) /un cristallo pendea lucido e netto. 

  4. acque stagnanti, mobili cristalli,/fior vari e varie piante, erbe diverse (ottava 9) 

  1. I due guerrier, poi che dal vago obietto /rivolser gli occhi, entràr nel dubbio tetto (ottava 7) → Dopo che.

  2. Deh! poi che sdegni me, com’egli è vago / mirar tu almen potessi il proprio volto (ottava 22) → Poiché.

  3. Dal fianco de l'amante (estranio arnese) /un cristallo pendea lucido e netto. → Specchio.

  4. acque stagnanti, mobili cristalli,/fior vari e varie piante, erbe diverse (ottava 9)  → Ruscelli.

E fugge Antonio, e lasciar può la speme
de l'imperio del mondo ov'egli aspira.
Non fugge no, non teme il fier, non teme,
ma segue lei che fugge e seco il tira.
Vedresti lui, simile ad uom che freme
d'amore a un tempo e di vergogna e d'ira,
mirar alternamente or la crudele
pugna ch'è in dubbio, or le fuggenti vele.

E fugge Antonio, e lasciar può la speme
de l'imperio
 del mondo ov'egli aspira.
Non fugge no, non teme il fier, non teme,
ma segue lei che fugge e seco il tira.
Vedresti lui, simile ad uom che freme
d'amore
 a un tempo e di vergogna e d'ira,
mirar alternamente or la crudele
pugna ch'è in dubbio, or le fuggenti vele.

Ristabilire l'ordine Soggeto+Verbo+Oggetto:

1. Ella dinanzi al petto ha il vel diviso, / e 'l crin sparge incomposto al vento estivo;/ langue per vezzo, e 'l suo infiammato viso / fan biancheggiando i bei sudor più vivo.

2. tal si fece il garzon, quando repente / de l'arme il lampo gli occhi suoi percosse. / Quel sì guerrier, quel sì feroce ardente / suo spirto a quel fulgor tutto si scosse, / benché tra gli agi morbidi languente, / e tra i piaceri ebro e sopito ei fosse.

  1. Ella ha il vel diviso dinanzi al petto e sparge il crine incomposto al vento estivo; langue per vezzo, e i bei sudor biancheggiando fan più vivo 'l suo infiammato viso.
  2. tal si fece il garzon, quando repente il lampo de l'arme percosse gli occhi suoi. Quel suo spiro sì guerrier, sì feroce si scosse tutto a quel fulgor, benché ei fosse languente tra gli agi morbidi e ebro e sopito tra i piaceri.