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Torquato Tasso, Le Rime

* Ecco mormorar l'onde

1

* Ecco mormorar l’onde

e tremolar le fronde

a laura mattutina e gli arboscelli,

sovra i verdi rami i vaghi augelli

5

cantar soavemente

e rider l’oriente;

ecco già l’alba appare

e si specchia nel mare,

e rasserena il cielo

 10

e le campagne imperla il dolce gelo

gli alti monti indora.

bella e vaga Aurora,

l’aura è tua messaggera e tu de l’aura

ch’ogni arso cor ristaura.

* Non è questa la mano

1

Non è questa la mano

Che tante e sì mortali

Aventò nel mio cor facelle strali?

Ecco, pur si ritrova

5

Fra le mie chiusa e stretta,

Né forza od arte per fuggir le giova,

Né tien face o saetta

Che da me la difenda.

* Giusto è ben ch’io ne prenda,

 10

Amor, qualche vendetta,

E se piaghe mi diè baci le renda.

* Io vidi un tempo di pietoso affetto

1

Io vidi un tempo di pietoso affetto

La mia nemica ne’ sembianti ornarsi

E l’alte fiamme in cui di subito arsi

Nutrir con le speranze e co ‘l diletto

 5

Hora, né so perché, la fronte e ‘l petto

Usa di sdegno e di fierezza armarsi,

co’ guardi ver’ me turbati e scarsi

Guerra m’indice, ond’ io sol morte aspetto.

* Ah, non si fidi alcun, perché sereno

 10

Volto l’inviti e piano il calle mostri,

Amor, nel regno tuo spiegar le vele;

Così l’infido mar placido il seno

Scopre a’ nocchieri incauti e poi crudele

Gli affonda e perde in fra gli scogli e mostri.

1 *
Si tratta di un madrigale del ciclo dedicato a Laura Peperara, composto tra il 1564 e il 1567. E’ preceduto da un commento dell’autore: "Descrive l’apparir de l’aurora e della sua donna."

2 *
La descrizione è quella tipica del locus amoenus.

3 mormorar 
Mormorare, apocope.

4 l’
Le, articolo.

5 fronde
Onde-fronde è un'eco o rima inclusiva, cioè che include la parola precedente.

6 a l 
All’, preposizioni articolate.

7 aura
Aria. L’aura corrisponde foneticamente a Laura secondo una figura detta senhal. I suoni /au/ e /r/ vengono ripetuti nell’intera lirica secondo due isotopie fonetiche che riecheggiano il nome di Laura, allitterazione, aura.

8 arboscelli
Alberelli.

9 sovra 
Sopra, alternanza sorde/sonore, sovra.

10 vaghi
Belli, vago.

11 augelli
Uccelli, dittongo au in protonia, augello.

12 oriente
Si tratta di una dieresi non segnalata graficamente.

13 ecco
Ripresa anaforica dell’ecco che apre il madrigale.

14 il dolce gelo
il dolce gelo è il soggetto di imperla.

15
E si specchia nel mare/ e rasserena il cielo/ e le campagne imperla il dolce gelo/ e gli alti monti indora: anafora, polisindeto.

16 indora
Dorati. E’, come il precedente imperla, un verbo parasintetico.

17
È un’apostrofe.

18 Aurora
Personificazione.

19 e tu
E tu lo sei dell’aura: zeugma.

20 l’aura
Chiude il verso con lo stesso sintagma d’apertura: epanadiplosi.

21 arso 
Infiammato.

22 cor 
Cuore, cor/core.

23 ristaura
Ristora.

24 *
Il madrigale è preceduto da un commento autoriale: "Ballando con la sua donna, desidera di far amorosa vendetta de la sua mano, ch’egli teneva stretta."

25 sì 
Così, .

26 mortali
Mortali facelle e strali aventò nel mio cor: iperbato.

27 Aventò
Avventò, scagliò, doppie e scempie.

28 facelle 
Piccole fiaccole ardenti, diminutivo del latinismo face.

29 strali
Frecce.

30 le mie
Le mie mani.

31 saetta
Freccia.

32 *
* Parafrasi: e’ ben giusto, Amore, che io mi vendichi un po’ e, se essa (la mano) mi diede ferite (mi ferì), io le restituisca baci.

33 diè 
Diede, passato remoto apocopato.

34 *
Il sonetto è preceduto da un commento autoriale: "Narra d’haver veduto altre volte la sua donna assai pietosa, ma hora per occulta cagione se gli (gli si) mostra così crudele ch’egli n’aspetta la morte."

35 pietoso
Pietoso qui è usato nel senso di devoto. Pietoso affetto va legato a ornarsi del verso successivo: iperbato.

36 nemica
La donna amata, ora a lui nemica.

37 sembianti
Aspetto, sembiante.

38 fiamme
Si tratta delle fiamme della passione: metafora.

39 di subito
Subito, avverbi di tempo.

40 co ‘l
Con il, preposizioni articolate.

41 Hora
Ora, h etimologica.

42 ‘l
Il, articolo determinativo.

43 co’ 
Con i, preposizioni articolate.

44 guardi 
Sguardi, guardo.

45 ver’
Verso: apocope sillabica.

46 scarsi
Avari.

47 ond’
Per cui, onde/donde.

48 *
* Parafrasi: Ah, amore, nessuno si fidi mai di spiegare le vele nel tuo regno perché un volto sereno lo invita e gli mostra un percorso tranquillo. Infatti l’infido mare, apparentemente placido, scopre il cuore ai nocchieri incauti e poi, crudele, li affonda e li perde fra gli scogli e i mostri marini.

49 sereno
Sereno/volto, enjambement.

50 calle
Via, strada.

51 infido mar placido
Infido ... placido è un’antitesi.

52 seno
Cuore.

53 a’ 
Ai, preposizioni articolate.

54 Gli
Li, pronomi personali.

55 in fra 
Fra.

56 mostri
Si lega, anche perché in forte posizione di rima, a mostri della terzina precedente (voce del verbo mostrare).